Il diritto di un ambiente salubre per i residenti nell’intorno dell’aeroporto Marco Polo di Tessera (VE)

Il diritto di un ambiente salubre per i residenti nell’intorno

dell’aeroporto Marco Polo di Tessera (VE)

Intervento di Cesare Rossi (Ass.CRIAAVe) alla Sagra dea sbrisa 11 .9.2018

Esprimo alcune considerazioni come abitante di Tessera e   anche in rappresentanza dell’Associazione Cittadini Riduzione Impatto Ambientale Aeroporto Ve  con sede a Tessera e che  dal 2012 è impegnata  a lottare per   far riconoscere da tutte Autorita costituite (comune città  metropolitana regione, Enac, Prefetto ecc )   il diritto dei cittadini residenti nell’intorno aeroportuale a vivere in un ambiente salubre , il meno possibile inquinato

Un paese è bello se innanzitutto è salubre e privo di rischi per la salute dei suoi abitanti.

I cittadini di  Campalto, Ca’  Noghera e Tessera  sanno che SAVE negli ultimi 10/15 anni  ha speso neanche un centesimo per risarcire la Comunità del degrado ambientale e della riduzione della  qualità della vita arrecato con la crescente attività aeroportuale. Con il Master Plan 2021 aveva l’occasione di risarcirle ma ovviamente non l’ha fatto.

Esempio di ciò sono   i 12 milioni  stabiliti per opere di mitigazione e compensazione da spendere dal 2015 al 2021: una elemosina a cittadini, un obolo, anche se alcune associazioni sono entusiaste di tale obolo.

In base ad una norma di legge, confermata dal Consiglio di Stato alcuni anni fa, e per noi vigente,  sull’importo totale di ca 800 milioni,  che servono a potenziare il Marco Polo per far arrivare più aerei e più turisti entro il 2021 e seguenti ,  SAVE doveva mettere da parte complessivamente il 7% di quei 800 milioni  (cioè circa 56 milioni)  per opere di mitigazione degli inevitabili inquinamenti  e non invece solo 12 milioni. 

Ma siccome nessuno dei tre Comuni interessati a suo tempo (2015)  ha protestato con il ministero [ salvo l’allora  Comitato Cittadini],  oggi  SAVE se la cava con solo 12 milioni .

Di questi 12 milioni  per interventi di abbattimento degli inquinanti SAVE  ha  stanziato  4,3 milioni : cioè spende solo lo 0,53% ( e non  il 7%) degli 800 milioni previsti dalla legge!  

I 4,3 milioni saranno spesi come e quando e se SAVE deciderà, ma siccome per SAVE non c’è rumore e neanche inquinamento dell’aria rischiano di rimanere non spesi.

Conflitto Interessi :  SAVE controlla se stessa se inquina, tramite le proprie centraline aria e rumore.

Non c’è nulla da compiancersi, anzi i Cittadini dovrebbero sentirsi presi in giro. 

Anche nella realtà attuale SAVE dà ulteriore prova del dispregio per l’ambiente circostante e della salute dei cittadini:  sta cementificando tutte le aree verdi intorno all’aeroporto per fare migliaia di parcheggi: negli ultimi due anni ha tagliato un centinaio di pini marittimi e ha già raso al suolo metà (circa 400 piante) del folto bosco  di fronte all’hotel Annia e si appresta a radere anche l’altra metà creando un deserto di cemento e 1000 posti auto:

Ambiente (secondo SAVE)– 1000 alberi + 1000 posti auto

E’ bene che i cittadini di Tessera riflettano sul  danno che SAVE produce:  il Dipartimento di  Botanica Ambietale  dell’ Università La Sapienza di Roma (2007) dopo ricerche approfondite ha verificato che un ettaro di bosco fitto simile a quello in via di abbattimento,  assorbe e elimina dall’aria  ben 79 Kg/anno di PM.10, PM 2,5 e altre Polveri UltraSottili, tutti inquinanti cancerogeni, se inalati.

Il vivaio boschivo di fronte all’hotel Annia era di 4 ettari per cui 4 x 79 kg=  316 Kg/anno di inquinanti che d’ora in avanti, senza quel bosco, tutti noi respireremo.

Fino a ieri il bosco ce li ha risparmiati .

Molti residenti amano coltivare pomodori, insalata, zucchine… ma si son chiesti dove vanno a finire le emissioni inquinanti dei turboreattori a kerosene degli oltre 90.000 aerei/anno che atterrano – rullano – decollano al Marco Polo?

L’associazione ha chiesto al Sindaco e all’assessore De Martin di intervenire ed obbligare SAVE  a indennizzare, a risarcire la Comunità di Tessera con la piantumazione di altrettante piante nel territorio di Tessera, Ca’ Noghera e Campalto con funzione di polmone verde. Non abbiamo avuto risposta. Qui c’è l’assessore che potrà chiarire.

Infine, non si può assolvere SAVE e tacitare i cittadini, dicendo  che l’aeroporto è fonte di ricchezza per il territorio”.

Esiste vasta letteratura scientifica italiana e straniera convergente nel sostenere   che della ingente ricchezza prodotta da un aeroporto le Comunità circostanti ne beneficiano solo in minimissima parte perchè tale ricchezza le scavalca e si disperde a livello provinciale, regionale, nazionale (PIL), mentre il peso degli inquinamenti rimane tutto su di loro. 

Hanno tutti i danni e minimi benefici.   

Esattamente quello che accade qui.

Volantino diffuso nel 2015 sui temi dell’inquinamento dell’aeroporto Marco Polo

Informazioni su Pino Sartori

Vicepresidente
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