Statuto del 22 giugno 1998

Stralcio del verbale di riunione dell’Assemblea Straordinaria

Il giorno 22 Giugno 1998 alle ore 20,30 in Campalto, si sono riuniti in sessione straordinaria i soci del Gruppo per la Salvaguardia dell’ambiente “La Salsola” per la discussione dell’’o.d.g. indicato nelle lettere di convocazione dell’ assemblea, fatta recapitare ad ogni socio.

Per il Consiglio Direttivo sono presenti Sigg. Piovesan Claudio e Poletto Giuseppe. Per il Collegio Sindacale è presente il Sig. Manfrin Gianni.

Il Sig. Piovesan Claudio accerta, con chiamata nominale il raggiungimento del numero legale come da distinta che rimane agli atti.

Alle 20,45 iniziano i lavori.

L’assemblea demanda a presiedere la riunione il Sig. Piovesan Claudio. Si passa così a trattare l’o.d.g..

Il Sig. Piovesan illustra ai soci il testo del nuovo statuto, che per quanto attiene gli scopi e le finalità dei Circolo, non modifica alcun ché. Le modifiche riguardano invece la sfera dei rapporti tra soci e organi del Circolo, i poteri attribuiti agli organi stessi ed alcuni aspetti relativi al patrimonio e all’eventuale sua devoluzione in caso di scioglimento del sodalizio.

Le modifiche. prosegue Piovesan, si sono rese neccessarie anche per adeguare lo statuto alla nuova normativa in materia di associazionismo non a scopo di lucro.

Il Sig. Piovesan chiede pertanto ai soci, dopo aver risposto ad alcune domande, l’ approvazione del nuovo testo di statuto, che viene approvato ad unanimità. Rilevatone la necessità l’assemblea rinnova le cariche sociali.

Riconferma, ad unanimità il Consiglio Direttivo uscente nelle persone dei Sigg. Soci: Liguori Carmine, Poletto Giuseppe, Piovesan Claudio, Sartori Giuseppe, Acquilin Danilo.

Riconfermano pure ad unanimità il Colleggio Sindacale uscente nelle persone e dei Sigg.soci Manfrin Gianni, Boccassini Moreno e Vianello Marcello quali Sindaci effettivi.

Sarà cura del Consiglio Direttivo nominare nel proprio seno il Presidente. Nelle more, fungerà da Presidente il Sig. Liguori Carmine, Presidente uscente.

……………….OMISS………………

Statuto del Circolo territoriale
“Gruppo per la salvaguardia dell’ambiente LA SALSOLA”

TITOLO I

Denominazione, Sede, Scopo, Durata

Art 1) E’ costituita con sede in Venezia-Campalto, via delle Barene n. 19, il Circolo territoriale che assume la denominazione: “Gruppo per la salvaguardia dell’ambiente La Salsola”. Può istituire sedi secondarie ed impianti distaccati anche in altri Comuni.

Art. 2) Il Circolo è un centro permanente di vita associativa senza scopo di lucro, a carattere volontario, democratico ed unitario, senza discriminazioni di tipo politico, religioso, o di razza, ha per scopo quello di gestire, promuovere ed organizzare ogni utile iniziativa ai fini della valorizzazione, la salvaguardia e la tutela dell’ambiente lagunare, in tutte le forme consentite dalla Legge, anche attraverso la fruizione diretta, da parte degli associati, di spazi, infrastrutture e servizi delle Amministrazioni territoriali. In particolare il Circolo si prefigge di:

I. Sensibilizzare i cittadini sull’impatto ambientale di quei comportamenti ed atteggiamenti culturali, anche consolidati, assai pregiudizievoli per il bene collettivo quale la Gronda Lagunare, e limitativi al tempo stesso della libertà di ogni cittadino. Recuperare e valorizzare la cultura e le attività tradizionali che legano la popolazione alla Gronda Lagunare. Il Circolo persegue tali obiettivi attraverso la denuncia dei comportamenti lesivi del patrimonio ambientale e l’organizzazione di dibattiti e conferenze sui temi ecologici e sugli aspetti della tradizione locale.

II. Avanzare proposte agli Enti Pubblici partecipando attivamente alle forme decentrate di gestione democratica del potere locale.

III. Gestire e promuovere lo sviluppo di iniziative intese a favorire l’utilizzo democratico del territorio ai fini ricreativi e culturali nel rispetto dei vincoli di salvaguardia ambientale, quali:

a) La gestione, anche tramite Enti dotati di personalità giuridica, ai fini puramente ricreativi, di un servizio di custodia, rimessaggio alaggio e varo di imbarcazioni di piccola e piccolissima stazza di tipo tradizionale;

b) L’organizzazione di corsi di preparazione alla voga veneta, corsi di vela su imbarcazioni tradizionali e Kajak e più in generale di iniziative, servizi, attività sportive, turistiche e ricreative, di svago e riposo in favore dei soci e dei cittadini, non in contrasto con le finalità al punto I.

IV. Attivare un servizio volontario di controllo e di pronto intervento con finalità di protezione civile sui temi ambientali.

V. Promuovere ogni altra iniziativa ritenuta dal Consiglio Direttivo valida e idonea a favorire il raggiungimento dello scopo sociale.

Il Circolo al fine di raggiungere il proprio scopo, istituirà tutti i servizi ritenuti necessari.

Art. 3) II Circolo ha durata illimitata e potrà essere sciolta con deliberazione dell’Assemblea straordinaria ai sensi dell’art. 32.

TITOLO II

Soci

Art. 4) Il numero dei soci è illimitato. Al Circolo possono aderire tutti i cittadini italiani e/o stranieri di ambo i sessi, purché risultino di buona condotta morale e civile, interessati a collaborare per il raggiungimento degli scopi che il Circolo si propone, e che abbiano compiuto il 14 anno di età.

Art. 5) Tutti i soci hanno uguali diritti e doveri, indipendentemente dalla quota versata.

Tutti i soci maggiori di età hanno diritto di voto alle Assemblee per l’approvazione e le modificazioni dello Statuto e dei regolamenti e per la nomina degli organi direttivi del Circolo. Vige il principio del voto singolo di cui all’art. 2532 del Codice Civile. La quota o il contributo associativo è intrasmissibile ad eccezione dei trasferimenti a causa di morte e non è rivalutabile in nessun caso. Quindi nemmeno in caso di scioglimento del Circolo, di morte, di estinzione, di recesso o di esclusione si può richiedere il rimborso di quanto versato al Circolo a titolo di versamento al fondo di dotazione. L’adesione al Circolo è a tempo indeterminato e non può essere disposta per un periodo temporaneo.

Art. 6) L’ammissione a socio è soggetta alle seguenti norme:

– II candidato deve presentare domanda indicando nome e cognome, data di nascita, professione, residenza e dichiarare di attenersi al presente Statuto ed alle deliberazioni degli organi direttivi;

– La domanda del socio minore di età dovrà essere controfirmata da chi esercita la patria potestà;

– L’ammissione a socio è altresi subordinata al pagamento della quota di iscrizione.

Il Consiglio Direttivo deve ratificare l’ammissione entro trenta giorni, in assenza di un provvedimento di accoglimento della domanda entro il termine prescelto, si intende che essa è stata respinta. In caso di diniego espresso, il Consiglio Direttivo non è tenuto a esplicitare la motivazione di detto diniego.

Art. 7) La qualifica di socio cessa per le seguenti cause:

1) Dimissioni che debbono essere notificate al Consiglio Direttivo dell’Associazione a mezzo lettera raccomandata.

2) Morosità nel pagamento della quota sociale. In questo periodo di tempo il socio non fa parte a nessun titolo dell’Associazione. I soci decaduti per morosità potranno essere riammessi in base alla decisione del Consiglio.

3) Radiazione dall’albo dei soci. Questa misura disciplinare è applicata per gravi mancanze a giudizio del Consiglio e a maggioranza assoluta dei membri. Il provvedimento relativo sarà comunicato al socio mediante lettera raccomandata a firma del Presidente.

I soci radiati potranno ricorrere entro quindici giorni dalla comunicazione di cui sopra contro il provvedimento, chiedendo al Consiglio la convocazione di un’assemblea straordinaria. Il giudizio dell’Assemblea è inappellabile. Nel periodo che intercorre tra la data di presentazione del ricorso e la deliberazione dell’Assemblea, il socio mantiene ogni diritto all’interno del Circolo.

4) Il Consiglio potrà applicare ai soci che si rendessero colpevoli di infrazione al

decoro, alle clausole dello Statuto o ai Regolamenti stabiliti dal Consiglio stesso,

sia l’ammonizione sia la sospensione dei diritti dei soci per quel periodo di tempo che riterrà opportuno.

5) Per mancato rinnovo della tessera sociale alla scadenza fissata annualmente dal Direttivo.

TITOLO III

Patrimonio sociale e bilancio

Art. 8) Il patrimonio sociale è indivisibile ed è costituito:

a) Dalle quote sociali di iscrizione;

b) Dalle quote sociali annuali;

c) Da contributi, erogazioni e lasciti diversi di soci e terzi;

d) Dal patrimonio mobiliare, immobiliare di proprietà del Circolo;

e) Dagli eventuali avanzi di bilancio accantonati;

f) Da tutte le altre entrate che possono provenire al Circolo nello svolgimento delle sue attività.

Art. 9) L’ammontare della quota annuale relativa ai soci, è stabilito dall’Assemblea dei soci su proposta del Consiglio Direttivo ogni esercizio finanziario.

Art. 10) È obbligatorio redigere ed approvare annualmente un rendiconto economico e finanziario secondo le disposizioni statutarie. I bilanci debbono restare depositati presso la sede del Circolo nei 15 giorni che precedono l’Assemblea convocata per la loro approvazione, a disposizione di tutti coloro che abbiano motivato interesse alla loro lettura.

Art. 11) L’esercizio finanziario ha inizio il primo gennaio e termina il trentuno dicembre di ogni anno.

Art. 12) E’ fatto divieto di distribuire anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione nonché fondi, riserve o capitale durante la vita del Circolo, salvo che la destinazione o la distribuzione non siano imposte dalla legge.

Art. 13) Il Circolo ha l’obbligo di impiegare gli utili o gli avanzi di gestione per la realizzazione delle attività istituzionali e di quelle ad esse direttamente connesse.

TITOLO IV

Organi sociali

Art. 14) Gli organi sociali del Circolo sono:

I. L’Assemblea generale dei soci;

IL II Consiglio Direttivo;

III. Il Collegio Sindacale;

IV. Il Presidente;

L’elezione degli organi del Circolo non può essere in alcun modo vincolata o limitata e vigono criteri di massima libertà di partecipazione all’elettorato attivo e passivo.
Capo 1
Assemblea

Art. 15) L’Assemblea è l’organo sovrano che regolarmente costituito rappresenta tutti gli associati o partecipanti e le deliberazioni da esso adottate in conformità allo Statuto che vincolano tutti gli assenti o dissenzienti. L’Assemblea può essere convocata sia in sede ordinaria sia straordinaria.

Art.16) L’Assemblea è convocata dal Presidente o in sua assenza dal Vice Presidente e, in mancanza di quest’ultimo, da un membro del Consiglio Direttivo a ciò autorizzato dal Presidente.

Essa si tiene in sede ordinaria almeno una volta l’anno entro tre mesi dalla chiusura dell’esercizio sociale, inoltre può essere convocata tutte le volte che il Consiglio Direttivo lo reputi necessario o sia fatta richiesta scritta, con indicazione delle materie da trattare, da almeno 1/5 degli associati, dal Collegio Sindacale per:

– Deliberare la relazione organizzativa, di gestione e finanziaria del Consiglio Direttivo;

– Approvare il bilancio preventivo dell’esercizio in corso e di quello consuntivo dell’esercizio precedente;

– Rinnovare le cariche sociali;

– Deliberare lo scioglimento e la liquidazione del Circolo e la devoluzione del suo patrimonio.

– Deliberare sull’eventuale destinazione di utili o avanzi di gestione comunque denominati, nonché di fondi, riserve o capitale durante la vita del Circolo stesso, qualora ciò sia consentito dalla legge o dal presente statuto.

– Deliberare su tutti gli altri oggetti attinenti alla gestione del Circolo riservati alla sua competenza dal presente Statuto, o sottoposti al suo esame dal Consiglio Direttivo.

Si tiene in sede straordinaria, oltre che per i casi previsti dal presente Statuto, per eventuali modifiche allo Statuto sociale e per lo scioglimento del Circolo.

Art. 17) Gli avvisi di convocazione dell’Assemblea ordinaria o straordinaria dovranno essere pubblicati, con il relativo ordine del giorno, nella bacheca presso la sede almeno quindici giorni prima della data fissata dal Consiglio Direttivo. Le delibere assembleali dovranno essere affisse nella sede sociale.

Art. 18) Possono intervenire all’Assemblea tutti i soci in regola con le quote sociali.

È ammesso il voto per delega, non è ammesso il voto per corrispondenza. La qualifica di socio non è cedibile.

Art. 19) L’Assemblea ordinaria in prima convocazione, è validamente costituita qualora siano presenti la metà più uno dei soci in regola con le quote sociali. Qualora ciò non avvenisse, l’Assemblea dovrà essere nuovamente convocata.

Nell’avviso di convocazione dell’Assemblea potrà essere già fissata la seconda convocazione con l’intervallo di almeno mezz’ora. In seconda convocazione l’Assemblea ordinaria è validamente costituita qualunque sia il numero dei soci intervenuti. L’Assemblea ordinaria delibera, sia in prima sia in seconda convocazione, a maggioranza assoluta dei voti presenti.

Art 20) L’Assemblea straordinaria è validamente costituita in prima convocazione qualora siano presenti almeno i due terzi dei soci e in seconda convocazione con l’intervento di almeno un terzo dei soci e delibera sempre a maggioranza assoluta dei voti presenti.

Art 21) Le Assemblee sono presiedute dal Presidente e in sua assenza dal Vice Presidente o da un membro del Consiglio Direttivo più anziano. Il Presidente dell’Assemblea nomina un Segretario ed eventualmente due scrutatori scegliendoli tra i soci presenti. Di ogni Assemblea si dovrà redigere verbale firmato dal Presidente e dal Segretario e, se sono stati eletti, dai due scrutatori.

Art 22) Le proposte che i soci intendono portare all’ordine del giorno dell’Assemblea generale ordinaria debbono essere presentate per iscritto al Consiglio Direttivo almeno il giorno precedente la data di svolgimento dell’Assemblea stessa.

Art. 23) Le votazioni possono avvenire per alzata di mano, o a scrutinio segreto quando ne faccia richiesta 1/10 dei soci presenti in Assemblea.

Capo 2
Consiglio Direttivo

Art. 24) Il Circolo è amministrato da un Consiglio Direttivo composto da un minimo di tre ad un massimo di sette Consiglieri scelti tra i soci. Il Consiglio rimane in carica tre anni ed i suoi membri sono rieleggibili. Le deliberazioni del Consiglio sono valide, se sia presente la maggioranza dei membri e sono prese a maggioranza dei voti. In caso di parità, decide il voto del Presidente. Coloro che partecipano alle riunioni hanno l’obbligo del segreto d’ufficio in merito allo svolgimento dei lavori consiliari.

II Consiglio designa nel suo seno un Presidente e un vice Presidente e può provvedere alla nomina di un Segretario, anche estraneo al Consiglio.

Art. 25) Il Consiglio è investito di tutti i più ampi poteri per l’amministrazione del Circolo, fatta eccezione di quegli oggetti che il presente Statuto riserva all’Assemblea. In particolare il Consiglio:

a) Decide sulle domande di ammissione a socio e sulle sospensioni o radiazioni dei soci, propone le quote di iscrizione e le quote per ogni categoria di socio;

b) Elegge fra i propri membri:

– Il Presidente del Circolo;

– Il Vicepresidente, attribuendogli il compito di sostituire il Presidente in caso di impedimento sia temporaneo che definitivo;

– I responsabili delle varie attività;

– L’ Amministratore o il Segretario del Circolo;

c) Provvede al normale andamento del Circolo, alla conservazione dei beni in locazione, all’amministrazione ed alla gestione delle attrezzature sociali, compiendo a tale scopo tutti gli atti necessari ed opportuni;

d) Cura l’esecuzione delle delibere assembleali;

e) Formula il regolamento interno da sottoporre all’approvazione dell’assemblea;

f) Emana regolamenti e disposizioni per il funzionamento del Circolo;

g) Compila i bilanci preventivi e consuntivi da sottopone all’Assemblea ordinaria;

h) Stipula tutti gli atti ed i contratti inerenti l’attività sociale.

Art 26) Il Consiglio Direttivo è convocato dal Presidente mediante avviso da far pervenire a ciascun Consigliere, anche in modo informale. Esso deve essere riunito almeno una volta ogni trenta giorni e ogni qualvolta il Presidente lo ritenga necessario. Il Presidente è tenuto a convocare il Consiglio per richiesta scritta un terzo dei Consiglieri.

Art 27) Tutti i Consiglieri dovranno, all’atto della loro nomina sottoscrivere e surrogarsi in proprio in tutti gli obblighi assunti verso terzi, per conto del Circolo dai Consiglieri uscenti sino all’estinzione degli obblighi stessi.

Art 28) Oltre alla tenuta dei libri prescritti dalla legge, il Circolo tiene i libri verbali delle adunanze e delle deliberazioni dell’Assemblea, del Consiglio Direttivo e del Collegio Sindacale, nonché il libro degli aderenti al Circolo. I libri del Circolo sono visibili a chiunque ne faccia motivata richiesta.

Capo 3
Il Presidente

Art 29) Il Presidente del Circolo ha la rappresentanza legale della società, è responsabile del suo funzionamento e dell’amministrazione. Nell’’esercizio delle suddette funzioni il Presidente compie atti autonomi di estrema urgenza, avvalendosi eventualmente anche di persone di sua fiducia delle quali resta in ogni modo responsabile, con l’obbligo di riferirne al Consiglio Direttivo. Il Presidente, inoltre, quale primo componente degli organi collegiali di cui fa parte, sovrintende al loro funzionamento, provvede alla loro convocazione, ne fissa l’ordine del giorno e vigila affinché le deliberazioni di tali organi siano eseguite.
Capo 4
Collegio Sindacale

Art 30) I Sindaci saranno nominati ogni biennio dall’Assemblea ordinaria, in numero di tre effettivi di cui un Presidente e di due supplenti. Possono essere nominati Sindaci i soci ed i non soci; non possono essere nominati:

• Coloro che risultano aver subito procedimenti di espulsione da altre associazioni a causa della loro condotta.

• Coloro che abbiano assunto, a qualsiasi titolo, incarichi di gestione del Circolo (collaboratori tecnici, amministrativi, segretari, consiglieri, ecc.).
Art. 31).

Al collegio Sindacale spetta:

• Il controllo della contabilità del Circolo;

• Il controllo del rendiconto economico e finanziario riferendone all’Assemblea ordinaria mediante apposita relazione;

• Il controllo periodico, delle risorse finanziarie del Circolo;

• Il controllo della base associativa in merito all’ammissione, al recesso ed

all’esclusione dei soci, al versamento delle quote sociali annuali ed alle inerenti deliberazioni del Consiglio Direttivo;

Essi avranno la facoltà di intervenire alle riunioni del Consiglio Direttivo e dell’Assemblea dei soci con voto consultivo.

TITOLO V

Scioglimento, disposizioni generali e finali

Art. 32) Il Circolo potrà essere sciolto con deliberazione dell’Assemblea straordinaria che adotterà le disposizioni relative alla liquidazione del patrimonio sociale e nominerà i Liquidatori. Il netto risultante dalla liquidazione sarà devoluto ad altro Ente con finalità analoghe o ai fini di pubblica utilità, sentito l’organismo di controllo della legge 662 del 1996 e salvo diversa destinazione imposta dalla legge.

Art. 33) Il presente Statuto potrà essere modificato o integrato in qualsiasi momento, purché le varianti, le aggiunte e le modifiche siano sottoposte ed approvate a maggioranza semplice dall’Assemblea dei soci appositamente convocata.

Art. 34) Qualunque controversia sorgesse, in dipendenza della esecuzione o interpretazione del presente Statuto e che possa formare oggetto di compromesso sarà rimessa al giudizio di un arbitro amichevole, che giudicherà secondo equità e senza formalità di procedure, dando luogo ad arbitrato irrtuale. L’arbitro sarà scelto di comune accordo dalle parti contendenti, in mancanza di accordo alla nomina dell’arbitro sarà provveduto dal Presidente del Tribunale competente.

Art. 35) Per tutto quanto non contemplato dal presente Statuto o dai Regolamenti interni valgono le norme di legge ed il buon senso e la fede di tutti gli associati e il regolamento interno redatto dal Consiglio Direttivo vigente.