Una buona pratica per Contratto di fiume Marzenego-Osellino: la pulizia della maresana.

Una buona pratica per “Contratto di fiume Marzenego-Osellino”: la pulizia della maresana

 di Pino Sartori

L’accordo volontario del Contratto di fiume Marzenego-Osellino sottoscritto di recente anche dal Comune di Venezia,  dai Comuni rivieraschi e dal  Consorzio di bonifica “Acque risorgive”, nonchè  da moltissime associazioni che operano nei territori attraversati dal fiume Marzenego-Osellino, prevede, fra i punti sottoscritti, che si possa contribuire con proposte e impegni di “buone pratiche”; la nostra stessa associazione ne ha proposto una per migliorare il livello di rispetto nei confronti dell’ecosistema fluviale.

I nostri soci che utilizzano il fiume con circa 200 posti barca per scopi puramente ricreativi, da tempo esercitano un presidio ambientale delle rive, anche in considerazione delle pessime condizioni di alcuni tratti del fiume; cercano di tutelare la loro sicurezza personale sia quando operano sulla riva che nel transito dei natanti. Sono impegnati infatti a recuperare relitti di imbarcazioni o legnami di pontili abbandonati che vanno alla deriva lungo il corso della corrente del fiume, e altri oggetti che persone sconsiderati gettano nel fiume costituendo pericolo per la navigazione.

Rifiuti nautici abbandonati sulla maresana dell’Osellino raccolti il 5 dicembre 2017 dai Soci de La Salsola

Questo è un semplice esempio di come  praticare “buone azioni” in favore del fiume e per la sicurezza di tutti i suoi utilizzatori, che sempre di più sono anche ragazzi che imparano la conduzione di una barca a remi o di una canoa.

Poiché riteniamo che questo comportamento virtuoso si debba diffondere in tutti i tratti del fiume,  oggi abbiamo completato  un intervento di decoro urbano e recupero ambientale di un  tratto della maresana del fiume prospiciente il Villaggio laguna a Campalto che appariva degradato  e pericoloso per i rifiuti e materiali nautici abbandonati.

La buona pratica è stata messa in atto con la collaborazione del Consorzio di bonifica ”Acque risorgive” che ha assicurato l’operatività di una macchina con il braccio/ragno, e dell’Amministrazione Comunale che per tramite di Veritas ci ha fornito un camion per il trasporto del materiale recuperato per il  conferimento in discarica.

Questa esperienza si rivolge pertanto alle Amministrazioni competenti sul bene comune “fiume” per dare concretezza a questo proposito ed innescare un circolo virtuoso che può attirare l’attenzione l’opinione pubblica e incoraggiare gli utilizzatori del fiume e della laguna a fare esercizio di buona educazione nei confronti della cosa pubblica e di fare un’attenta valutazione prima di abbandonare lungo il corso d’acqua oggetti e cose non più utilizzabili.

la concessione Villaggio laguna due gestita dall’associazione liberata dai rifiuti da tempo abbandonati da utilizzatori senza scrupoli sulla maresana dell’Osellino.

L’esperienza sia monito alle amministrazioni pubbliche competenti (Genio civile regionale, Provveditorato alla OO. PP. (ex Magistrato alle acque ) perché tengano presente che il fenomeno del materiale nautico in disuso ed abbandono esiste sia per il fiume che per la prossima laguna e che quindi sia adeguatamente monitorato, normato, e anche gestito mettendo a punto strategie, anche incentivanti, di recupero e corretto smaltimento delle imbarcazioni fatiscenti e abbandonate.


Il Gazzettino di Venezia ha dato rilievo alla nostra iniziativa con questo articolo:

Informazioni su Pino Sartori

Vicepresidente
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