Gruppo per la Salvaguardia dell’Ambiente “La Salsola”

PRESENTAZIONE

Il Gruppo per la Salvaguardia dell’Ambiente “La Salsola” si costituisce nel 1989, dopo insistenti proteste sfociate in una manifestazione pubblica il 16 giugno 1986  (di cui potete vedere alcune immagini nell’archivio del sito),  fra alcuni cittadini di Campalto (VE) impegnati nella difesa e nella riscoperta dei valori etnografici ed ambientali della laguna di Venezia e della gronda lagunare.
A causa del pesante degrado ambientale cui è stato sottoposto il territorio di Campalto, l’associazione ha promosso varie denuncie su:

– l’inquinamento delle acque del fiume Marzenego-Osellino e dello scolo consortile delle “Acque basse”;
– la discarica di rifiuti industriali tossici e nocivi (fra cui i fosfogessi radioattivi);
– l’insediamento e l’esercizio abusivo ed inquinante del tiro al piattello;
– le discariche abusive di rifiuti negli accessi lagunari;
– l’occupazione illecita di spazi demaniali (Cantieri Marchi e altro) e la realizzazione di opere edilizie senza alcuna concessione e autorizzazione ambientale;
– l’impatto ambientale e igienico della Vetrital (Industria per il recupero e riciclo del vetro adesso trasferita in idonea zona industriale).

Ma alle denunce sono seguite anche proposte di tutela e gestione del territorio: nel 1990 presenta il progetto “Un parco possibile” per il recupero delle aree degradate lagunari e la destinazione della barena come oasi naturale. Ha organizzato, in collaborazione con altre associazioni territoriali, importanti momenti aggregativi imperniati sulla socializzazione della conoscenza del territorio e dei suoi valori naturalistici, storici ed ambientali come numerose edizioni di”Per terra e per acqua” e “Le isole sole”, “Stiamo freschi”, “Sette giorni in isola”, “Puliamo il Mondo”, “Barena Fiorita”, “Il Contratto di fiume”, ecc.
Le Salsole (Salsola soda e Salsola kali) (cfr. fig. 1) sono piante erbacee barenicole espressione dell’antico legame che aveva la fabbricazione del vetro artistico di Venezia-Murano con l’ambiente lagunare; per questo la Serenissima Repubblica di Venezia aveva dato particolari “istruzioni” (cfr. fig.2) per la raccolta di queste piante, scelte per l’appunto come simbolo di sostenibilità.

Salsola soda

L’associazione ha profuso anche un intenso impegno legale partecipando a sostegno di numerose cause amministrative, civili e penali in difesa degli interessi pubblici e collettivi ed in particolar modo di quelli legati ai territori di Campalto, della laguna e dei suoi abitanti.
Il sodalizio ha fra i suoi obiettivi:

1. Recupero e valorizzare della cultura e delle attività tradizionali che hanno legato la popolazione alla laguna e per questo gestisce presso la scuola Don Milani al Villaggio laguna il laboratorio di documentazione storica “G. Ferracina”;

2. Promozione e gestione di iniziative ricreative e culturali, nel rispetto dei condizioni di salvaguardia ambientale e di tutela dei beni storici ed architettonici del territorio di gronda;

3. Iniziative di ripristino paesaggistico e recupero ambientale degli ambiti lagunari e fluviali mediante la concessione collettiva di spazi acquei, organizzando un ordinato servizio di approdo e stazionamento.

Nell’intervista al Vicepresidente Pino Sartori si ricordano i traguardi conseguiti e gli impegni futuri che l’Associazione si propone:

 

Il Gruppo per la salvaguardia dell’ambiente La Salsola è “un centro permanente di vita associativa senza scopo di lucro, a carattere volontario, democratico ed unitario, senza discriminazioni di tipo politico, religioso, o di razza. Ha per scopo quello di gestire promuovere ed organizzare ogni utile iniziativa ai fini della valorizzazione, la salvaguardia e la tutela dell’ambiente lagunare in tutte le forme consentite dalla Legge, anche attraverso la fruizione diretta, da parte degli associati, di spazi, infrastrutture e servizi delle Amministrazioni territoriali” (dall’art. 2 dello Statuto).

Istruzione per la raccolta della salsola
fig. 2:  Istruzione emanata dalla Repubblica Serenissima di Venezia per la raccolta della salsola

L’associazione amministra democraticamente 6 concessioni acquee lungo il fiume Marzenego-Osellino, e una concessione acquea lagunare nel Ghebo Morosini, per lo stazionamento delle imbarcazioni dei Soci e per le necessità collettive del sodalizio.

Logo dell'associazione
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